Medin Antonio
Scaffale aperto
Nato a Padova il 5 aprile 1857 fu professore per 36 anni di
lingua e letteratura italiana nell’Istituto Tecnico di Padova, libero docente
nell’Università, membro effettivo dell’Istituto Veneto e consigliere della R.
Deputazione di Storia Patria per le Venezie. Le sue pubblicazioni furono
numerose e prevalentemente incentrate sulla poesia storica e politica italiana,
in particolar modo veneta. Raccolse e ordinò con competenza e compiutezza i Lamenti storici dei secoli XIV, XV e XVI
(1886-1894). Allargando poi il tema, ad un corso di letteratura italiana
all’Università di Padova, trattò i Caratteri
e forme della poesia storico-politica italiana sino a tutto il secolo XVI
(1897). Ma la sua opera principale resta La
storia della Repubblica di Venezia nella Poesia (1904), poderoso volume
premiato da R. Istituto Veneto. Notevoli per dottrina e acume sono anche i suoi
studi danteschi e i molti scritti di vario argomento, spesso curiosità storiche
che evidenziano una ricca cultura. Nel 1886 sulle pagine di “Archivio Storico
Lombardo” pubblicò la trascrizione di un manoscritto, anonimo, che si trovava
compreso nel “codice 188 del Seminario di Padova”. In esso è riportato l’elenco
delle terre appartenenti al distretto bresciano nell’anno 1493 suddivise in
base alla distrettuazione allora vigente: valli, quadre, vicariati, ecc.
Antonio Medin si spense quasi improvvisamente l’8 gennaio
1930, fra il generale compianto.